
Equilibrio ottimale di potenza, caratteristiche
di marcia e affidabilità
"Il 15 settembre Jan de Rooy mi ha confidato
per la prima volta il suo desiderio di tornare a partecipare
al rally Parigi-Dakar. Eravamo a casa sua, seduti in cucina."
Così ricorda Martien de Louw, direttore Sviluppo prodotti
di DAF Trucks. "Nel 2003?" gli ho chiesto
"Macché, Jan voleva già partecipare alla prossima
edizione del rally. C'era da rimboccarsi le maniche." Il
risultato, però, non mente: uno splendido DAF FAV85 con
motorizzazione 12,6 litri da ben 700 CV, trazione integrale ed
un equilibrio ottimale tra potenza, caratteristiche di marcia
e affidabilità.
Da quando, in settembre, è stata presa
la decisione definitiva di partecipare nuovamente al leggendario
rally, tutti hanno lavorato indefessamente. Non solo nell'azienda
di Jan de Rooy, a Son, dove in un'officina allestita appositamente
sono stati costruiti prima il prototipo e poi l'automezzo definitivo
e il veicolo di supporto; anche alla DAF, infatti, una compatta
équipe di tecnici entusiasti ha ottenuto risultati eccellenti.
"Naturalmente Jan aveva desideri specifici, ma il concetto
veicolare definitivo è nato dalla collaborazione di diversi
progettisti altamente motivati di Eindhoven", ha evidenziato
De Louw, secondo il quale il nuovo truck da corsa va considerato
la sintesi delle conoscenze acquisite nelle edizioni precedenti
del rally, dell'esperienza accumulata da DAF Trucks nelle corse
di camion e dell'indispensabile know-how di un consumato pilota
di rally come Jan de Rooy.
Entusiasta fin dal primo momento
"Jan sa esattamente cosa vuole.
Gli basta provare un camion su strada per un paio di chilometri,
per individuare con precisione gli aspetti di cui non è
del tutto soddisfatto", puntualizza Martien de Louw, aggiungendo
con un certo compiacimento che Jan si è dimostrato entusiasta
fin dai primissimi giri di prova.
"Ci si rende conto degli enormi progressi che sono stati
compiuti negli ultimi 10 anni, soprattutto nel campo della motoristica.
La prontezza con cui questo sei cilindri da 12,6 litri risponde
al pedale dell'acceleratore è semplicemente fantastica",
sottolinea a sua volta De Rooy.
Sta parlando di un propulsore nato sulla base del 12,6 litri
Euro 3 a sei cilindri da 530 CV normalmente montato nell'ammiraglia
DAF, il 95XF. Per la macchina destinata al rally, la potenza
è stata ancora aumentata, per la precisione fino a circa
700 CV, ovvero quasi 515 kW a 2200 giri/min. La coppia massima
del Diesel a 24 valvole con turbo-intercooler si aggira sui 2800
Nm. Entro i limiti imposti dal regolamento di gara, il motore
è stato posizionato il più indietro possibile.
In questo modo è aumentato lo spazio tra il radiatore
e la ventola, il che migliora la capacità di raffreddamento.
A valle del motore è montato un cambio meccanico ZF a
16 marce, che attraverso una scatola intermedia Steyr trasmette
il movimento agli assali anteriore e posteriore. Gli assali,
prodotti da Sisu, sono di un tipo che DAF spesso impiega per
i veicoli destinati agli utilizzi speciali, come le autopompe
o i mezzi militari.
Telaio rigido
Il telaio del nuovo camion da rally
è basato sul concetto della nuova gamma DAF CF, e si distingue
per una grande rigidità strutturale, che migliora le caratteristiche
di marcia dell'automezzo. I longheroni in acciaio sono alti 260
mm ed hanno un profilo spesso 6 mm.
Sul ponte anteriore sono previste balestre a tre foglie. Posteriormente
le balestre sono invece a doppia foglia. Sia sull'assale anteriore
che su quello posteriore sono montati quattro ammortizzatori,
e il camion è equipaggiato con freni a tamburo su tutte
le ruote, adeguati ai pneumatici 14.00R20 preferiti dai regolamenti
di gara.
La cabina è fissata al telaio in quattro punti mediante
tasselli di gomma "silent block", e naturalmente è
ribaltabile. L'abitacolo è stato interamente allineato
ai criteri del regolamento e alle condizioni operative imposte
dalla marcia nel deserto. Chiaramente sono stati aggiunti molti
dispositivi di sicurezza, come le cinture a corsetto su tutti
i posti a sedere ed una robusta gabbia di rotolamento. "Abbiamo
anche aggiunto un portacenere, perché rispetto a tredici
anni fa Jan fuma ormai parecchio di più del camion",
ha concluso scherzosamente De Louw.
Molte più limitazioni
A proposito di tredici anni fa, quando
cioè Jan e la DAF parteciparono per la prima volta alla
massacrante Parigi-Dakar: da allora il regolamento di gara è
molto cambiato. Negli anni Ottanta vi erano molte più
libertà, ed era possibile viaggiare con i cosiddetti prototipi.
Il leggendario TurboTwin, ad esempio, era equipaggiato con due
motori. Oggi non sarebbe più permesso. Il regolamento
prescrive ormai perfino che il motore sia posizionato sopra il
ponte anteriore, e che la distanza tra questo e il volano non
sia superiore a un metro. Anche la libertà nelle misure
dei pneumatici sono state fortemente limitate, così come
molti altri aspetti che hanno a poco a poco irrigidito sempre
di più il regolamento. Inoltre, gli automezzi devono derivare
da modelli di serie, ed essere costruiti con componenti già
esistenti.
"Ma in tutte queste limitazioni è anche racchiusa
una fantastica sfida", sottolinea Martien de Louw, il personaggio
che alla DAF più si è impegnato nello sviluppo
del nuovo bolide di gara. "Riuscire a realizzare un veicolo
in grado di fornire la performance richiesta rispettando tutte
le limitazioni del regolamento, è una sfida che i nostri
progettisti hanno raccolto con entusiasmo ed una sana dose di
combattività."
Prestazioni
Se fate domande riguardo alle prestazioni
del nuovo automezzo, non vi sarà facile ottenere risposte,
né dalla DAF né da De Rooy. Scegliendo con cura
le parole, qualcuno dichiara che una velocità massima
di 160 km/h "non costituisce un problema". Con una
massa complessiva di quasi nove tonnellate, di cui circa il 60%
sull'avantreno e il 40% sul retrotreno, anche l'accelerazione
e la tenuta di strada saranno senz'altro ottimali. Più
di così, però, è difficile farsi dire.
"Non vogliamo suscitare aspettative troppo grandi. Dobbiamo
mantenerci realistici: non abbiamo partecipato alla gara per
tredici anni, i regolamenti sono completamente cambiati. Consideriamo
questa edizione soprattutto come un'opportunità per sondare
il terreno. Certo, se ne avrà l'occasione, Jan premerà
senz'altro il pedale dell'acceleratore. Tuttavia, riuscire ad
arrivare al traguardo è il nostro obiettivo primario.
L'affidabilità e stata uno dei criteri più importanti
nello sviluppo del veicolo", puntualizza Martien de Louw.
Nel nuovo truck non sono state introdotte tecnologie rivoluzionarie:
DAF e De Rooy hanno voluto giocare sul sicuro, per garantire
il conseguimento dell'unico obiettivo che al momento veramente
conta: arrivare.
SCHEDA TECNICA DEL DAF CF85 FAV 4X4
Dimensioni e pesi
Lunghezza totale: 660 cm
Larghezza totale: 250 cm
Altezza totale: 330 cm
Passo: 440 cm
Massa totale: circa 9 t
Distribuzione della massa su avantreno/retrotreno (a veicolo
carico): 60/40
Motore
Tipo: DAF XEC 1260
Motore turbodiesel da 12,6 litri a sei cilindri in linea a iniezione
diretta con valvole quadruple, sistema UPEC di iniezione ad alta
pressione del carburante gestito elettronicamente, turbocompressore
unico e intercooler.
Potenza massima: circa 515 kW (700 CV) a 2200 giri/min
Coppia massima: circa 2800 Nm a 1400-1800 giri/min
Trasmissione
Frizione: Frizione monodisco ceramico con diametro di 430 mm,
servoassistita pneumaticamente
Cambio: ZF 16S151 overdrive (0,84 : 1) 16 marce
Scatola intermedia: Steyr VG1600/300 (0,89 : 1)
Assali: Assali anteriore e posteriore Sisu con riduzione totale
di 4,11 : 1
Telaio
Telaio a scaletta in versione per veicoli militari, realizzato
in acciaio di alto livello qualitativo.
Altezza del telaio: 260 mm
Larghezza: 75 mm
Spessore: 6 mm
Il serbatoio del carburante è montato davanti al ponte
posteriore ed ha una capacità di 600 litri
Sospensioni
Sospensioni a balestre con pacco a tre foglie sull'assale anteriore
e a due foglie su quello posteriore
Quattro (2 + 2) ammortizzatori telescopici sugli assali anteriore
e posteriore
Pneumatici
14.00 R 20 XZL su tutte le ruote
Cabina
Cabina della nuova gamma DAF CF, dotata di tre sedili con cinture
di sicurezza a corsetto, gabbia di rotolamento e sospensione
fissa della cabina.
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